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Chat GPT: cos’è e a cosa serve?

L’intelligenza Artificiale è un argomento sempre più attuale. In quale direzione stiamo andando?

 

Cos’è ChatGPT?

 

Chat GPT (Generative Pretrained Transformer), è un tool di intelligenza artificiale generativa e apprendimento automatico.
ChatGPT rientra tra gli strumenti di intelligenza artificiale, ed è proprietà della società OpenAI, che vanta il sostegno di Microsoft, la quale ha già integrato il sistema all’interno di Bing e di Edge, il suo browser web.

Questo chatbot, basato su IA, è in grado di fornire risposte agli input da parte degli utenti.

A questo scopo, grazie alla capacità di elaborazione del linguaggio naturale, ChatGPT utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico, per restituire risposte del tutto simili a quelle umane (deep learning).

 

 

La storia di ChatGPT

 

ChatGPT è il risultato di una sequenza di conquiste nel campo della tecnologia, facente capo ai modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
I modelli linguistici si basano su reti neurali addestrate su una quantità elevata di testi.

Lo sviluppo di software basati su reti neurali risale agli anni ’80 e vede una svolta con i “trasformatori” introdotti dal team di Google, in grado di raffinare la gestione e l’apprendimento, da parte del software, di modelli linguistici più complessi.

Gli antesignani dell’attuale versione di ChatGPT sono GPT e GPT-2, i quali hanno subito processi di addestramento sempre più avanzati.
Nel 2020 si arriva a GPT-3, in grado di generare testi sempre più simili a quelli umani.

Il 2022 è l’anno in cui, per contravvenire alle difficoltà legate alla diffusione di disinformazione per testi errati o testi tossici, si assiste all’arrivo di InstructGPT, cha a sua volta apre le fila a ChatGPT, modello finale addestrato usando l’apprendimento per rinforzo su feedback umani.

 

Cosa può fare ChatGPT?

 

Il tool, grazie a un addestramento basato sull’esposizione a testi, articoli, blog, enciclopedie e contenuti simili da web, è in grado di ‘digerire’ informazioni acquisite generando risposte alle domande degli utenti.

Inoltre permette di ottenere informazioni, a partire da un prompt, con uno stile o un tono specifico.

Possiamo usare ChatGPT per:

  • compilare ricerche
  • scrivere codici informatici
  • automatizzare fasi del processo di vendita
  • servizio assistenza post-vendita
  • traduzioni
  • attività di onboarding e engagement del cliente
     

 

In quali settori aziendali può essere utile ChatGPT

 

Grazie alla capacità di elaborazione e generazione, questo tool risulta essere utilizzato in un numero sempre crescente di grandi aziende (6,2% grandi imprese italiane), mentre nelle piccole aziende l’integrazione è ancora limitata.

Ovviamente, i settori in cui è possibile applicare e sfruttare tale tecnologia sono numerosi e riguardano il marketing, l’ingegneria, l’ambito legale e medico.

Ma, contemporaneamente, sullo stesso tema si muovono importanti dibattiti circa l’appropriatezza del suo utilizzo e i potenziali pericoli ad esso collegati. 

 

Come utilizzare ChatGPT 

 


In quanto tool di proprietà di OpenAI, per poter utilizzare ChatGPT occorre collegarsi e registrarsi sul sito web di OpenAI e accedere alla sezione ChatGPT.

Data l’affluenza di richieste, è possibile che ci venga richiesto di attendere il nostro turno.

Una volta dentro è allora possibile inserire un comando e attendere che il bot elabori la richiesta.

La formulazione delle richieste è estremamente importante ai fini della risposta, in quanto più specifiche saranno le domande più il tool sarà in grado di formulare risposte sensate e significative.
 

ChatGPT 4, l’ultimo aggiornamento

 

L’ultima versione del GPT e del chatbot relativo, sono GPT4 e ChatGPT4, attualmente disponibili nella versione premium di OpenAI.

Questo aggiornamento risponde a esigenze di carattere tecnico, in quanto il sistema invece di basarsi su un apprendimento pre-addestrato, prevede un apprendimento per rinforzo e quindi basato sull' esperienza e sull’interazione con gli utenti.

In secondo luogo, a rendere la versione più sofisticata è l’addestramento al rilascio di contenuti coerenti e sicuri evitando la generazione di testi tossici.

 

Rischi e benefici di ChatGPT

 

Lo sviluppo e la diffusione di questo tool, ha generato non poche perplessità all’interno delle diverse comunità.

Il suo utilizzo infatti presenta numerosi pericoli legati alla sicurezza (tanto da incorrere nel blocco indetto da Garante privacy italiano) a causa della capacità del tool di registrare e archiviare dati sensibili degli utenti (per sapere come usare Internet in modo sicuro, puoi fare riferimento alla nostra guida), ma anche relativi all’impiego di uno strumento tecnologico al posto e a discapito delle persone e dei ruoli professionali.

D’altro canto, sono presenti benefici che rimandano ai requisiti per un apprendimento sempre più accessibile e a supporto delle persone con disabilità.

Il tutto racchiuso in una prospettiva futura in continua evoluzione e sperimentazione, come dimostra questo esperimento con un chatbot utilizzato come assistente al cliente in una trattativa post vendita.