Strategia per la Banda Ultralarga per lo sviluppo di una rete diffusa nazionale
La Strategia BUL (o Strategia per la Banda Ultralarga) è il progetto per lo sviluppo di una rete diffusa in tutta la penisola, in banda ultralarga, per il potenziamento della competitività digitale del Paese.
La strategia parte dalla consapevolezza che l’adeguamento a certe condizioni abilitanti, in termini di infrastrutture, velocità e capacità di connessione, possano ridurre
A ) il digital divide interno presente in particolar modo in certe aree del Paese
B ) il gap nei confronti degli standard europei (in base alle condizioni dettate dall’Agenda Digitale Europea)
Alla base dell’attuazione della strategia, vi è un accordo tra MISE, Presidenza del Consiglio e Regioni.
Piano di investimenti per la diffusione della Banda Ultralarga
Il piano di investimenti per la diffusione della Banda Ultralarga, è il conseguimento della “Strategia Italiana per Banda Ultra Larga” del 2015, e rientra nella “Strategia per la crescita digitale” di accrescimento del capitale umano, dell’utilizzo di internet e della sua integrazione nell’ambito pubblico e privato.
L’assunto del Piano alla base della Strategia BUL è che il potenziamento delle infrastrutture presenti e la realizzazione di nuove, siano propedeutici ad un quadro di inclusione e sviluppo sia degli Enti pubblici, che dei privati che dei singoli cittadini.
Ogni misura però, rientra nell’obiettivo principale che consiste nel ripristino dell’immagine italiana sul fronte delle competitività digitale.Infatti, in base all’indice DESI (Digital Economy and Society Index), il nostro Paese occupa gli ultimi posti nelle graduatorie relative ai livelli di digital asset, in particolar modo riguardo la voce “connettività.
È per questo che il “Piano di Crescita Digitale”, che si integra con la “Strategia BUL” sono strumenti necessari al superamento di questa fase di immobilità nell’acquisizione delle competenze digitali del nostro Paese.
(fonte: bandaultralarga.italia.it)
“Verso la Gigabit Society”: Strategia BUL 2.0
A completamento della strategia risalente al 2015, l’attuale versione della Strategia, approvata nel 2021, prevede le azioni per l’adeguamento agli obiettivi previsti dalle direttive della Comunità Europea da conseguire entro il 2030.
Con un feed di circa 6,7 miliardi, il progetto annovera 5 PIANI DI INTERVENTO PUBBLICO, che sono
1) Piano “Italia a 1 Giga” (entro il 2026)
2) Piano “Italia 5G”;
3) Piano “Scuole connesse”;
4) Piano “Sanità connessa”;
5) Piano “Isole Minori”.
In sintesi, la Strategia si compone di interventi mirati, che riguardano sia l’aspetto della “connettività” nel senso di potenziamento effettivo della rete, che assicuri ovunque la capacità di connessione a 1Gbit/s, sia nel senso di abilitazione dei soggetti più “critici”, come scuole, sanità e isole minori.
Fasi della Strategia
La Strategia BUL si sviluppa in due fasi principali.
La prima tiene conto delle cd “aree bianche” a fallimento di mercato, ovvero quelle aree in cui non vi sono investimenti da parte di operatori privati
La seconda considera l’ampliamento delle risorse digitali all’interno delle “aree grigie” e delle “aree nere” ossia, aree in cui è già presente una o più reti BUL.
La seconda fase consta delle misure di sostegno a sostegno degli accessi alla rete ultraveloce, rivolgendosi in particolare alle Scuole (Piano Scuole), attraverso l’utilizzo dei Voucher (Piano Voucher).
Gli esiti delle mappature in riferimento alle misure di sostegno e degli interventi è consultabile sul sito di Infratel Italia.
Nell’apposita sezione di ricerca del sito bandaultralarga.italia.it è possibile cercare la copertura del proprio indirizzo tra quelli con una o più infrastrutture NGA.
Inoltre, alla voce “Novità” sono presenti tutti gli aggiornamenti sugli stati dii avanzamento delle coperture e altre notizie importanti come l’introduzione di una chatbot con operatore virtuale per ricevere assistenza.