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“L’ignoranza della legge non scusa!” Tutto quello che devi sapere per un corretto comportamento in Rete

Responsabilità e reati informatici come comportarsi in Rete

 

Social network e messaggistica istantanea: quando iscriversi

 

Nonostante la crescente attenzione verso il mondo virtuale, si tende ancora a considerare il web come un luogo astratto dove tutto è concesso senza avere delle ripercussioni nel mondo “reale”. Per fortuna non è così e, anche in Rete, si è chiamati a rispondere delle proprie azioni. 
Sebbene le piattaforme social e i servizi di messaggistica istantanea presentino età differenti per l’iscrizione, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza ha fissato come limite minimo di età per il consenso al trattamento dei dati personali 14 anni (prima è necessario l’assenso dei genitori).
Attualmente le età per le iscrizioni ai differenti social sono: 

 

  • Tik Tok: 13 anni. Per prevenire la registrazione da parte di utenti di età inferiore l’applicazione viene catalogata negli app store come 12+ e pertanto può esserne bloccato il download  dai genitori direttamente dalle impostazioni del dispositivo
  • Instagram: 13 anni. Per prevenire la registrazione da parte di utenti di età inferiore l’applicazione sta sviluppando nuove tecnologie di intelligenza artificiale e apprendimento automatico che aiutino a garantire la sicurezza degli adolescenti e ad applicare nuove funzioni appropriate per l'età (restrizione dei direct tra adolescenti e adulti che non sono tra i loro profili seguiti, notifiche di sicurezza nei direct inviate ai giovani quando un adulto che ha mostrato un atteggiamento sospetto interagisce con loro, incoraggiamento ai giovani a scegliere l'account privato, fornendo loro le informazioni sulle diverse impostazioni…)
  • Facebook: 13 anni. È possibile, attraverso un apposito modulo, segnalare un account che appartiene a una persona di età inferiore ai 13 anni. Una volta segnalato, l’account del bambino e tutte le informazioni ad esso associate verranno eliminati.
  • Whatsapp: 16 anni. È possibile, attraverso email, segnalare un account che appartiene a una persona di età inferiore ai 13 anni. Verrà disattivato tempestivamente l'account WhatsApp se è possibile verificare in modo ragionevole che appartiene a una persona che non soddisfa i requisiti di età minima.
  • Telegram: 14 anni. L'app non richiede la conferma dell'età al momento del download e della registrazione.

 

Illeciti e responsabilità giuridica in Rete

 

In Rete il soggetto agente, seppure abbia una minore percezione dell’illegalità e dei danni che il proprio comportamento illecito può provocare, ha una responsabilità giuridica. Ogni soggetto giuridico ha una libertà di azione limitata da leggi che impongono un dovere, di conseguenza è giuridicamente responsabile. Inoltre l’ignoranza totale o parziale della legge, al fine dell’applicazione di una norma, non è ammessa e si è sempre responsabili per gli illeciti civili e penali.
I comportamenti in rete sono regolati da leggi CIVILI e PENALI la cui violazione (illecito) implica l’applicazione di differenti sanzioni:

  • ILLECITO CIVILE: è perseguito dall’ordinamento con l’intento di riparare interamente il danno subito da interessi privati. Ha come conseguenza l’irrogazione di sanzioni civili (risarcimento, restituzione) e, nel caso in cui a commettere un illecito sia un minore non emancipato, saranno i tutori a risponderne.
  • ILLECITO PENALE: comprende violazioni che giustificano l’applicazione di misure statali più afflittive, dirette a punire e rieducare il colpevole. La responsabilità penale è personale: chi commette un reato deve risponderne in prima persona, e ciò vale anche quando a compiere il fatto sia un minorenne. I tutori non rispondono penalmente. È imputabile chi, al momento del fatto, aveva compiuto i quattordici anni, ma non ancora i diciotto.
     

Reati informatici

 

Sebbene la navigazione in rete crei l’illusione di muoversi in un “non luogo” dove è possibile mantenere l’anonimato, in realtà gli utenti lasciano delle tracce -sui server attraverso i quali hanno effettuato il collegamento- che ne testimoniano il passaggio e rendono così rintracciabili gli autori di reati informatici. 

Tra i reati informatici troviamo: 

  • Sostituzione di persona e furto d’identità: consiste nell’attribuirsi le generalità di un’altra persona adoperando Internet. Si tratta di una condotta illecita di chi si attribuisce un falso nome, false generalità o anche solamente una qualità o uno stato che in realtà non possiede, al fine di trarre in inganno qualcuno. Il furto d’identità costituisce il reato di sostituzione di persona, punito dalla legge con la reclusione sino a un anno.
  • Diffamazione: consiste nell’offendere la reputazione degli altri. In questa casistica rientrano anche tutti quei comportamenti offensivi che si compiono attraverso le reti informatiche e le moderne tecniche di comunicazione (SMS, Chat, Newsletter). Viene punita dalla legge con reclusione da 6 mesi a 3 anni o multa non inferiore ad € 516,00.  
  • Pornografia minorile: si tratta della produzione, possesso e diffusione di rappresentazioni foto/video di minorenni in attività sessuali esplicite o rappresentazioni di nudità e organi sessuali. Chiunque diffonde o pubblicizza il materiale pornografico oppure distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 2.582 a euro 51.645
  • Atti persecutori (stalking): si tratta di condotte ripetute di minacce e molestie tali da generare nella vittima uno stato di ansia e di paura per la propria (o di altri) incolumità. È punito dalla legge con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi.
  • Revenge porn: consiste nella diffusione di immagini pornografiche o sessualmente esplicite a scopo vendicativo (ad esempio per "punire" l’ex partner che ha deciso di porre fine ad un rapporto amoroso), per denigrare pubblicamente, bullizzare e molestare la persona cui si riferiscono. 
    Per il revenge porn è punito:
    -chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza consenso delle persone rappresentate, con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 5.000 a euro 15.000.
    -chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini e i video, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro un danno, con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 5.000 a euro 15.000.
  • Interferenze illecite nella vita privata: chiunque, mediante l'uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi in abitazione privata è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Alla stessa pena è soggetto chi rivela o diffonde, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, le notizie o le immagini ottenute indebitamente.
  • Accesso abusivo a sistema informatico: si tratta di un’introduzione abusiva in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza. La pena è la reclusione fino ai 3 anni
  • Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza: commette reato chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza (anche e-mail), a lui non diretta con l’intento di prenderne o di farne da altri prendere cognizione oppure in tutto o in parte la distrugge o sopprime. La pena è la reclusione fino a un anno o con la multa da euro 30 a euro 516.
  • Cyberbullismo: definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi.
    Non tutte le forme di cyberbullismo costituiscono un reato. 

 Per un uso sicuro e consapevole della Rete

 

Per utilizzare in maniera sicura e consapevole la rete ricorda:

  1. Tutela i tuoi dati inserendo delle password sicure: devono essere composte da almeno 8 caratteri formati da numeri e lettere (sia maiuscole che minuscole) e caratteri speciali (come €@!?=+). 
    Ricordati di cambiarle periodicamente e non utilizzare la stessa password per differenti account. Una buona norma, inoltre, sarebbe quella di non salvare mai la propria password: nel caso in cui dovessi smarrire il tuo supporto i potenziali malintenzionati avrebbero facile accesso alle tue informazioni. 
  2. Controlla sempre quello che stai per condividere e accertati, in caso si tratti di foto di terzi, di avere l’autorizzazione alla pubblicazione. 
    Ricordati sempre che informazioni che metti online potrebbero uscire dalla cerchia di destinazione.
  3. Accertati che i siti e le app che stai utilizzando siano affidabili. Non cliccare su link che ti sembrano poco sicuri e soprattutto non condividere informazioni personali per evitare di incorrere in contenuti sgraditi o peggio ancora in virus.

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